Presentazione della Segnalazione certificata d’Inizio attività (SCIA) (Art. 23 del DPR n. 380/01)
La certificazione asseverata deve essere presentata da un soggetto avente titolo per commissionare o compiere i lavori, (proprietario, assuntore, titolare di un diritto reale, usufruttuario, e altri come indicato dal regolamento edilizio), utilizzando i due stampati predisposti dall’ANCI:
SCIA Segnalazione certificata d’inizio attività (normale) - (Per le opere minori di cui all’art. 22 c. 1 e 2 DPR n. 380/01) (Anche SCIA Super, per le varianti non essenziali di cui all’art. 22 c. 2/bis) (Stesso stampato)
SCIA Segnalazione certificata d’inizio attività (in alternativa) (super) - (Per le opere di cui all’art. 23 c. 1 DPR n. 380/01)
Dove deve essere presentata la (SCIA) solo edilizia (Art. 23 del DPR n. 380/01)
La certificazione asseverata deve essere presentata presso lo Sportello unico per l’Edilizia (SUE) o trasmessa via e-mail o PEC, nell’apposito stampato unificato, allegando, secondo l’intervento edilizio, la documentazione prevista. (O chiedendo siano acquisite). (Trovano applicazioni le disposizioni in materia di Amministrazione digitale)
Dove deve essere presentata la (SCIA) edilizia, all’interno delle attività produttive(Art. 6 DPR n. 160/2010).
La certificazione asseverata deve essere presentata presso lo Sportello unico per le attività produttive (SUAP) o trasmessa via e-mail o PEC, nell’apposito stampato unificato, allegando, secondo l’intervento edilizio, la documentazione prevista. (O chiedendo siano acquisite). (Trovano applicazioni le disposizioni in materia di Amministrazione digitale)
Adempimenti del titolare della(SCIA) (Art. 23/23/bis DPR n. 380/01)
Possibilità di richiedere autonomamente gli atti di assenso necessari per la presentazione della SCIA
È fatta salva la possibilità, per l’interessato, di richiedere autonomamente atti di assenso alle amministrazioni competenti e, una volta ottenuti, allegarne copia alla SCIA presentata agli atti del comune, (o a quella da presentare).
Possibilità di richiedere allo Sportello l’acquisizione atti di assenso, contestualmente alla presentazione della (SCIA unica - condizionata) (Art. 23 c. 1bis del DPR n. 380/01)
L’interessato per le autorizzazioni, comunque denominate, che non è possibile autocertificare, al momento della presentazione della SCIA rivolge istanza allo Sportello unico affinché provveda ad acquisirle direttamente, anche tramite la Conferenza dei servizi, nel rispetto dei tempi previsti dalla legge.
Anche in questi casi l’inizio dei lavori può effettuarsi dalla data del rilascio.
Possibilità di richiedere allo Sportello l’acquisizione atti di assenso, prima della presentazione della SCIA (Art. 23/bis c. 1 del DPR n. 380/01)
L’interessato ha anche la possibilità di richiedere allo Sportello unico di acquisire preventivamente le autorizzazioni o nulla osta, non autocertificabili e, una volta ottenute, presentare in seguito la stessa SCIA.
Comunicazione del nome dell’impresa (Art. 23 DPR n. 380/01)
La normativa prevede l’obbligo a carico del titolare di comunicare allo Sportello unico, (anche soltanto prima di iniziare i lavori):
Il nome della/e impresa/e esecutrice/i che esegue le opere di cui al progetto assentito. Tale obbligo sussiste anche in caso di lavori eseguiti in economia mediante affidamento delle singole lavorazioni a lavoratori autonomi. La mancata segnalazione, prima dell’inizio effettivo dei lavori, è sanzionata dal punto di vista amministrativo con il pagamento di una sanzione pecuniaria. (Art. 90 c. 9 D. Lgs. n. 81/08).
Comunicazione dell’idoneità dell’impresa (Art. 90, c.1 e 9 e seguenti, del D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.)
La dichiarazione attestante l’avvenuta verifica dell’idoneità tecnico-professionale delle impreseaffidatarie dei lavori e della loro regolarità contributiva, per le opere soggette a Permesso/SCIA super, (se dovuta, in relazione all’intervento).
Comunicazione del nome del direttore dei lavori (Art. 23 del DPR n. 380/01)
Il titolare della SCIA deve altresì comunicare, allo Sportello unico per l’edilizia, prima dell’inizio dell’intervento, il nome del direttore dei lavori, se soggetto diverso dal progettista che ha asseverato la stessa SCIA.
Possono essere anche più tecnici:
Direttore dei lavori per le opere architettoniche - Direttore dei lavori per le opere strutturali, ecc.
Dichiarazione di fine lavori al Comune
L’interessato, (in altre parole chi ha presentato la segnalazione), ha l’obbligo di comunicare allo Sportello unico la fine dei lavori, allegando copia del certificato di collaudo che il progettista - direttore dei lavori rilascia e altra eventuale documentazione richiesta.
La mancata comunicazione di fine lavori e quindi della consegna di tale documentazione comporta il pagamento di una sanzione pecuniaria. (Art. 23 c. 2 e 7 DPR n. 380/01)
Dichiarazione riguardante la variazione catastale
Il titolare del titolo abilitante ha altresì l’obbligo di presentare gli atti relativi all’avvenuta presentazione della variazione catastale concernenti le opere realizzate, ovvero, la dichiarazione del tecnico, che le stesse, al riguardo, non hanno comportato alcuna modificazione.
Presentazione della Segnalazione certificata d’agibilità (SCA)
Qualora sia prevista la SCA, secondo la tipologia delle opere e interventi effettuati, lo stesso soggetto titolare della (SCIA), ha il compito di consegnare entro 15 giorni dalla dichiarazione di fine lavori, la stessa Segnalazione certificata d’agibilità (SCA) con le asseverazioni del direttore dei lavori e quant’altro previsto nello stampato specifico. (Art. 24 DPR n. 380/01 come modificato dal D. Lgs. 25 novembre 2016, n. 222)
Titolo da esibire in cantiere (Art. 27 DPR n. 380/01)
La sussistenza del titolo, da esibire agli organi di vigilanza, è provata con la copia della SCIA da cui risulti la data di ricevimento della stessa, l’elenco di quanto presentato a corredo del progetto, l’attestazione del professionista abilitato, nonché le autocertificazioni previste.
Cartello di cantiere (Art. 27 DPR n. 380/01)
Come espressamente previsto dal regolamento edilizio, prima di iniziare i lavori di cantieramento, il costruttore deve collocare il cartello di cantiere, con le indicazioni previste dalla normativa, in luogo visibile dalla pubblica via.
La mancata collocazione, per le opere soggette a Permesso/SCIA alternativa “super”, costituisce reato: art. 44/a DPR n. 380/81, in relazione all’art. 27).
La mancata collocazione, per le opere soggette a SCIA normale: violazione amministrativa al regolamento edilizio.